RAZIONALE SCIENTIFICO

Il contenimento della spesa farmaceutica ha assunto un livello di priorità elevato ormai in tutte le regioni italiane. In Sicilia questa necessità determina un controllo ferreo sui farmaci con piano terapeutico (PT) AIFA, oltre il quale è stato necessario istituire una verifica delle terapie in carico al paziente inviando una mail di autorizzazione alla farmacia del territorio. Nello specifico il capitolo relativo alla patologia Scompenso cardiaco gioca un ruolo di grande rilevanza in termini di costi. In media un paziente scompensato ha in terapia 3 PT con relative autorizzazioni e costi. Se da un lato la stretta osservanza delle indicazioni di impiego produce un ridimensionamento delle numeriche d’uso e quindi dei costi, dall’altro molti pazienti non giovano della migliore terapia per eccessive logiche stringenti che non considerano esigenze dei singoli e Linee Guida Internazionali sull’impiego dei farmaci ad oggi essenziali. I costi legati alla patologia nella popolazione siciliana potrebbero essere ridotti, seguendo gli standard internazionali di terapia, laddove il medico prescrittore, in scienza e coscienza, ne individui la più corretta applicazione. Altresì la terapia ottimale alla quale il piano AIFA fa riferimento condiziona ad una maggiore spesa per l’avvio di terapie costose quali ARNI e Glifozine, sebbene in determinati casi potrebbe essere non necessario o addirittura non indicato. L’esame dei costi nelle fasi terminali della malattia diventa oltremodo pesante se si tiene in considerazione la necessità di ricoveri ospedalieri e l’uso di farmaci inotropi. Infine, è chiaro che dalla prima diagnosi di scompenso in genere i pazienti vedono un ricovero entro un anno e ad ogni ricovero un peggiorare della qualità della vita (QoL) e della sua aspettativa (dimezzata ad ogni ricovero). I pazienti più giovani generalmente sono candidati al trapianto cardiaco con tutto quello che comporta.