RAZIONALE

Il rischio di sviluppare una condizione depressiva è aumentato da due a cinque volte nelle persone affette da patologie fisiche (cardiopatie, diabete, tumori) rispetto alla popolazione generale.

Inoltre, la presenza di una condizione depressiva peggiora il decorso di queste malattie e ne aumenta la mortalità, attraverso l’intervento di fattori comportamentali (inattività fisica, abitudini dietetiche inappropriate, disturbi del sonno, fumo e abuso di sostanze) e psicologici (scarsa motivazione a prendersi cura di sé e a seguire le prescrizioni mediche, isolamento sociale).

Tra alcuni disturbi mentali e diverse patologie fisiche esiste una relazione bi-direzionale.

Da un lato, varie patologie fisiche si accompagnano ad un rischio aumentato di alcuni disturbi mentali, in particolare la depressione e i disturbi d’ansia. Dall’altro, le patologie mentali gravi (come i disturbi dell’umore) si accompagnano ad un rischio aumentato di varie malattie fisiche, tra cui il diabete, l’ipertensione, le coronaropatie, le malattie polmonari croniche ostruttive, e alcune malattie infettive.

La polifarmacoterapia è quindi un tema fondamentale quando si discute sull’appropriatezza delle cure e la popolazione più esposta è, di certo, quella anziana per la quale si osservano i maggiori incrementi demografici ed il maggior consumo di risorse sanitarie e farmaci.